L’importanza della “pulizia contatti” sui social network.
I social network sono uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione per poter posizionare il nostro brand personale. Il personal branding non vive esclusivamente di social, in teoria potresti anche farne a meno, ma di sicuro aumentano in maniera esponenziale le possibilità che hai per essere notato, seguito e scelto. Ecco perché la “pulizia contatti” sui social network è una delle prime e più importanti attività da intraprendere.
La forza dei social network è nota e non è mia intenzione raccontarne l’evoluzione o valutarne le potenzialità in questo articolo. Sul web trovi centinaia di contributi molto più esaustivi e ricchi di qualsiasi articolo possa fare io. In questo post esprimo il mio punto di vista circa la qualità dei nostri contatti sui principali social, in particolare Facebook.
Facebook si presta, per la sua struttura, al proliferare di contenuti di bassissima qualità; è il territorio ideale per trolls, haters, stalker digitali e altre categorie che possono essere racchiuse nel generico termine di “odiatori di professione”.
Oltre ai problemi che questi personaggi possono creare all’interno delle discussioni intorno a determinati argomenti, rimane l’inconveniente di dover perdere tempo e energie nell’arginare il dilagare di discussioni che vanno verso la direzione da loro auspicata: livellata verso il basso e possibilmente con il dilagare di volgarità e insulti reciproci.
Per questi personaggi vale sempre il detto “don’t feed the troll” ovvero non seguire la sua strada. Non puoi convincerli a cambiare idea e non puoi batterli con argomentazioni valide.
Quindi il mio consiglio è di eliminare immediatamente sia i commenti da parte di persone interessate solo allo scontro (o a inquinare la tua pagina) e di bloccarne i profili in modo che queste persone non siano più in grado di nuocerti e vadano a far danni da altre parti (tra l’altro potete compiacervi nell’immaginare questi personaggi che si affannano a cercare il vostro profilo ormai invisibile e introvabile per sempre. Se creano un altro profilo fake, ribloccatelo, basta un click)
Diverse persone tra quelle che seguono i miei corsi pensano, chissà per quale ragione, che tutti i commenti che vengono pubblicati su Facebook abbiano il diritto di rimanere pubblici, siano essi positivi o negativi, educati o volgari, benevoli o malevoli. In ottica di personal branding (ma non solo) io ritengo sbagliato questo approccio. Ricordatevi che la pagina Fecebook o di qualsiasi altro social, è casa vostra e come se fosse casa vostra dovete comportarvi.
Nella vita reale permetteresti a uno sconosciuto, mascherato e con documenti falsi, di entrare a casa tua e insultare te e la tua famiglia? Come reagiresti? Appunto, la stessa cosa vale sul web. I social sono strumenti democratici nei limiti del rispetto verso gli altri. Ecco perché devi prendere in considerazione la “pulizia contatti” sui social network.
Ti cancello ( e ti blocco) se:
- Mi insulti.
- Insulti i miei amici.
- Cerci la rissa.
- Sei volgare.
- Provochi.
- Dai fastidio.
Perché, parliamoci chiaro, in ottica di personal branding ogni azione che svolgiamo ha lo scopo di portarci VALORE. Tutto ciò che ne abbassa la percezione o addirittura lo azzera deve essere eliminata.
Creare contenuti significa impiegare tempo e risorse energetiche. Non dobbiamo permettere al primo imbecille nascosto dietro ad un nickname di vanificare tutto il nostro lavoro solo per gratificare qualche frustrato che per dare senso alla sua vita deve distruggere quella degli altri.
Attenzione, ciò non significa che dobbiamo eliminare tutti i commenti che non ci piacciono. Spesso, anche se non incontrano il nostro punto di vista, le critiche sono utili ad alzare il livello di qualità di una discussione e magari permetterci apprendere nuove informazioni o a guardare le cose da un punto di vista per noi totalmente inaspettato. Nel mio blog sul sito di SED+, la mia agenzia di comunicazione e marketing, i commenti, anche quelli negativi, sono i benvenuti e a tutti rispondo con piacere. Cancello solo insulti gratuiti inutili per aggiungere nuovi elementi alla discussione.
Se hai chiara l’importanza delle discussioni prive di haters e capito che è meglio avere meno commenti ma di un livello di qualità degli interventi più alto, hai iniziato il tuo percorso di riqualifica dei tuoi social network.
Ricordati che le persone più autorevoli non amano relazionarsi con degli incompetenti che si atteggiano a maestri. Se un professionista corregge un incompetente questo si sentirà offeso e in diritto di ribattere con argomentazioni che non potendo reggere sul piano delle competenze andranno a sfociare nell’offesa personale e gratuita.
Quindi, migliore sarà la qualità della tua pagina maggiori saranno i contributi delle persone che saranno più utili al tuo posizionamento. Puoi ottenere questo risultato proprio grazie alla “pulizia contatti” sui social network
A questo punto è bene ricordare che è importante è non cadere nella trappola dell’adulazione. Non sono contributi di qualità quegli interventi che prendono le tue parti insultando chi la pensa diversamente da te ma lo esprime in maniera civile e ragionata. Queste persone hanno lo stesso valore degli haters, zero. Cancellale dalla tua vita.
Una volta bloccate queste persone, cancellati i loro commenti, sono pronto a lavorare efficacemente sui social? No e ti spiego il perché.
Ogni volta che scrolli il feed di Facebook (o di Instagram o di LinkedIn) sei esposto a tutta una serie di contenuti che varia a seconda delle cerchie di amicizia di ognuno di noi. L’algoritmo di Facebook seleziona alcuni tra questi, tra i tanti prodotti dai nostri “amici”, sulla base di informazioni che riceve attraverso le nostre interazioni e i nostri interventi (in realtà il processo è molto più complesso ma non ho né il tempo né le competenze per spiegarlo meglio).
In sostanza saremo circondati da quella che viene definita “bolla” e all’interno della quale si ammassano i contenuti che ci sono più simili, prodotti dai contatti a noi più vicini o che rispecchiano gli interventi fatti nel corso del tempo. Per questo ci troviamo sommersi da contenuti di scarsissima qualità, inutili se non addirittura dannosi per il nostro posizionamento online. Ci troveremo nella bacheca:
- Il “gattino buffo” con citazione sgrammaticata postato da una nostra lontana parente, a cui magari abbiamo anche messo like.
- Il buongiornissimo di qualche cinquantenne neo iscritto a Facebook.
- Una foto con donna discinta e con frase “simpatica” di supporto.
- Un nostro tag su un articolo ripostato da qualche amico complottista che svela la cospirazione all’origine del Covid-19.
Insomma, chi entrerà nel nostro profilo, si troverà una marea di contenuti a valore zero che possono distruggere qualsiasi tua velleità di posizionamento grazie al personal branding. Un mio cliente perse un’opportunità di assunzione perché il suo esaminatore, entrando nel suo profilo Facebook, trovo una sua foto con la sciarpa “Juve Merda”. Inutile dire qual era la squadra del cuore del datore di lavoro.
Questo discorso vale per qualsiasi tipo di contenuto che possa riguardare, ad esempio:
- La sessualità.
- La religione.
- La salute.
- La politica.
Quindi, direte voi, non potrò avere più una posizione circa nessun argomento sensibile? Non dico questo, però affermo che è meglio evitare di schierarsi troppo apertamente circa un tema che potrebbe turbare al sensibilità altrui. In ogni caso, con l’affermarsi della tua credibilità e autorevolezza, la libertà di esprimerti liberamente anche su queste tematiche aumenterà in maniera esponenziale.
Obbiettivi
Il primo obiettivo che devi porti, a questo punto, è di entrare nei tuoi social ed eliminare i contenuti che tolgono valore.
Per facilitarti il compito devi farti la seguente domanda: questo contenuto mi porta valore o mi toglie valore?
Se la risposta è “ti porta valore” lo lasci e magari lo ricondividi insieme ad un testo di accompagnamento. Il testo è fondamentale per spiegare meglio ciò che fai o ciò a cui credi (verifica sempre ortografia e forma).
Se la risposta è “ti toglie valore” allora eliminalo senza pietà e senza remore.
Fatta questa operazione inizia la parte più difficile, e per alcuni più dolorosa: la “pulizia contatti” sui social network.
In pratica devi eliminare “amici” o follower scomodi. Devi farlo per riprendere il controllo del feed del tuo profilo o della tua pagina.
Se temi che qualcuno possa offendersi il mio consiglio è sempre uno: problemi loro.
Ci sono casi però in cui è proprio impossibile eliminare questi profili dai tuoi contatti, specie in caso di equilibri famigliari fragili o instabili. In questo caso potete “nascondere” i contenuti di queste persone bloccando tag o condivisioni sulla tua pagina.
In ogni caso, lo vedremo in un post che pubblicherò nei prossimi giorni, eliminare i contatti nocivi (che portano negatività e tolgono valore ed energie) sia dal web che dalla vita di tutti i gironi è un’operazione fondamentale per iniziare in maniera credibile l’attività di personal branding e iniziare a vivere meglio.
Se vuoi saperne di più su questo argomento contattami e iniziamo insieme il tuo percorso di Personal Branding No Stress.
Ti accorgerai che il mio metodo serve a promuovere e consolidare il tuo valore.
Ti aspetto per una consulenza immediata, scrivimi adesso 🙂